Quarto mistero della Gioia: La presentazione di Gesù al tempio - con meditazioni tratte dai testi di Maria Valtorta adoriamo il Signore con la preghiera, ringraziamo il Signore con la preghiera, abbracciamo il Signore con la preghiera La Santissima Trinità

MISTERI DELLA GIOIA

Quarto Mistero
La presentazione di Gesù al tempio




Maria offre il Bambino – che si è svegliato e gira i suoi occhietti innocenti intorno con lo sguardo stupito degli infanti di pochi giorni – al sacerdote.
Questo lo prende sulle braccia e lo solleva a braccia tese, volto verso il Tempio, stando contro a quella specie di altare che sta su quei gradini.
Il rito è compiuto. Il Bambino viene restituito alla Mamma e il sacerdote se ne va.
Vi è della gente che guarda curiosa.

Fra questa si fa largo un vecchietto curvo e arrancante, che si appoggia ad un bastone. Egli si accosta a Maria e le chiede di dargli per un attimo il Piccino.
Maria lo accontenta sorridendo.

Il sorriso di Maria si spegne in più vivo pallore quando Simeone le annuncia il dolore.
Per quanto Ella sappia, questa parola le trafigge lo spirito.

Si avvicina di più a Giuseppe, Maria, per confortarsi, si stringe con passione il suo Bambino al seno e beve, come anima assetata, le parole di Anna, a sua volta sopraggiunta, la quale, donna come è, ha pietà del suo soffrire e le promette che l’Eterno le addolcirà di una forza soprannaturale l’ora del dolore.

"Donna, a Chi ha dato il Salvatore al Suo popolo non mancherà il potere di dare il Suo Angelo a confortare il Tuo pianto.
Non è mai mancato l’aiuto del Signore alle grandi donne d’Israele, e Tu sei ben più di Giuditta e di Giaele.
Il nostro Dio ti darà cuore di oro purissimo per resistere al mare di dolore, per cui sarai la più grande Donna della creazione, la Madre.
E tu, Bambino, ricordati di me nell’ora della Tua missione."


Gesù

Due insegnamenti per tutti

Il primo: non al sacerdote immerso nei riti ma con lo spirito assente, sibbene ad un semplice fedele si svela la Verità.

Lo Spirito di Dio può, se vuole, tuonare e scuotere come folgore e terremoto anche lo spirito più ottuso.
Lo può.
Ma generalmente, poichè è Spirito di ordine come è ordine Dio in ogni Sua Persona e modo di agire, Esso si effonde e parla non dico dove è merito sufficiente a ricevere la Sua effusione ma là dove vede la “buona volontà” di meritare la Sua effusione.

Simeone aveva questa buona volontà.

La vita non gli aveva risparmiato affanni e prove. Ma egli non aveva perduto la sua buona volontà.
Gli anni e le vicende non avevano intaccato e scosso la sua fede nel Signore, nelle Sue promesse, e non avevano stancato la sua buona volontà d’esser sempre più degno di Dio.

Seconda lezione: le parole di Anna.

Anche ella, profetessa, vede in Me, Neonato, il Messia. E questo, data la sua capacità di profezia, è naturale.

Ma ascolta, ascoltate ciò che, spinta da fede e da carità, dice a mia Madre.

E fatevene luce al vostro spirito, che trema in questo tempo di tenebre e in questa festa della Luce.

“A Chi ha dato un Salvatore non mancherà il potere di dare il Suo Angelo a confortare il tuo, il vostro pianto”.

Mettete, mettete il vostro affanno ai piedi di Dio.

Egli saprà mandarvi il Suo Angelo come ha mandato il Salvatore al mondo.

Non temete.

State uniti alla Croce.

Essa ha vinto sempre le insidie del demonio, che viene con la ferocia degli uomini e le tristezze della vita a cercare di piegare alla disperazione, ossia alla separazione da Dio, i cuori che non può prendere in altra maniera.

Litanie lauretane
Quarto mistero della Gioia: La presentazione di Gesù al tempio - con meditazioni tratte dai testi di Maria Valtorta adoriamo il Signore con la preghiera, ringraziamo il Signore con la preghiera, abbracciamo il Signore con la preghiera La Santissima Trinità